Credito d'imposta per investimenti in zona ZES

Investimenti produttivi in zona ZES

Il credito d'imposta per investimenti in zona ZES, rappresenta un valido strumento di agevolazione fiscale sia per imprese che operano all'interno della zona ZES, che per quelle che vogliono investire nel territorio agevolato. L'agevolazione fiscale può raggiungere il 70% dell'investimento complessivo. La nuova agevolazione consente anche di investire in immobili strumentali. Il credito d’imposta spetta per l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.

Per poter usufruire del credito i soggetti beneficiari, dovranno inviare apposita comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro il 12.07.2024, sia per investimenti già effettuati che per investimenti da ultimare non oltre il 15.11.2024.


Autore: b6b85f56_user 25 luglio 2024
Immobile di società semplice in godimento al socio
2 luglio 2024
Investimenti produttivi in zona ZES
Due uomini guardano insieme un computer portatile.
27 giugno 2024
Le risorse umane di un’azienda rappresentano un capitale su cui investire per migliorarne la produttività. La transizione 4.0, ha confermato il credito di imposta per la formazione 4.0 , finalizzato a favorire l’innovazione dei processi aziendali. Molte società operanti sul mercato propongono la formazione per utilizzare la leva del risparmio fiscale, in realtà prima di accedere al vantaggio fiscale è necessario fissare gli obiettivi da raggiungere tramite la formazione delle risorse umane partendo dall’analisi dei fabbisogni formativi. È necessario un approccio di tipo sistematico che consenta la determinazione delle attività formative necessarie alla introduzione del 4.0. in funzione degli obiettivi, delle necessità aziendali, delle competenze già esistenti, dei metodi formativi a disposizione e dei costi. In tale fase, la raccolta e la valutazione dei dati devono individuare le aree in cui si deve intervenire ed i relativi livelli (individuali, gruppo, aziendali). Fissati i fabbisogni in ottica 4.0, si può progettare l’intervento formativo rendendo la formazione personalizzata e innovativa. La modalità di erogazione del servizio (aula, outdoor, webinar o combinazione degli stessi) sarà una conseguenza degli obiettivi fissati dal piano formativo. Non meno importante è la valutazione dell’intervento formativo in funzione del business aziendale. Le fasi della formazione devono rappresentare un ciclo permanente all’interno di un processo di formazione continua, capace di sviluppare capitale umano, intellettuale e professionale dell’azienda stessa.
Un uomo e una donna sono seduti alla scrivania e guardano i grafici.
27 giugno 2024
Spesso si sente parlare di adeguati assetti organizzativi, ma in molte aziende non si pone particolare attenzione alla sua importanza. Una buona organizzazione aziendale non prescinde dalla pianificazione intesa come attività volta a definire gli obiettivi da realizzare in futuro. Organizzare un’azienda in maniera adeguata significa pianificare ed in concreto definire: la mission aziendale considerando la storia, il motivo della sua costituzione, gli strumenti da utilizzare, le preferenze della proprietà, le risorse disponibili e le differenze con la concorrenza; i valori che guidano la mission aziendale; l’ analisi degli scenari in cui l’azienda opera e le loro evoluzioni ed in particolare gli sviluppi dei mercati, l’analisi della domanda , il contesto sociale e politico, gli sviluppi futuri della tecnologia e la concorrenza; l’analisi SWOT al fine di valutare i punti di forza (Strengths), le debolezze (weaknesses), le opportunità (opportunities), e le minacce ( (threats) di un’azienda; gli obiettivi da raggiungere e da misurare. Gli obiettivi di una pianificazione ben fatta devono riguardare gli aspetti economici e finanziari che normalmente presentano riflessi nei bilanci aziendali e non solo. Ulteriori obiettivi, spesso sottovalutati o addirittura non misurati, devono esseri fissati in relazione alla soddisfazione del cliente , all’aumento e alla fidelizzazione del parco clienti; nell’organizzazione dei processi interni che portano alla vendita ed infine ma non meno importanti la formazione di chi opera in azienda e l’innovazione di nuovi prodotti e servizi da offrire. Un report che misuri il raggiungimento degli obiettivi rendono la pianificazione uno strumento di business.
Un gruppo di uomini d'affari è seduto attorno a un tavolo e ha una riunione.
27 giugno 2024
Il 2021 sarà un anno di importanti cambiamenti per le imprese, nulla potrà essere dato per scontato, dallo sviluppo dei prodotti, al design, alla distribuzione, alla comunicazione, alla vendita, alla relazione con il cliente e al rinnovato rapporto di fiducia con il business. Le imprese dovranno capire che non ci sarà più un ritorno alle “vecchie abitudini” in quanto sono state modificate radicalmente. È necessario investire in marketing, in comunicazione in branding , studiare la situazione ascoltando le nuove necessità dei clienti non dando nulla per scontato. Una parte della popolazione composta da pensionati e analfabeti, che fino a qualche anno fa era restia al cambiamento e ad abbracciare le moderne tecnologie del 4.0, in pochi mesi si è adeguata al cambiamento riuscendo a fare in modo autonomo le videoconferenze, scambiarsi opinioni e pareri sui social ed a fare acquisti on line. Per le aziende è arrivato il momento di pianificare un nuovo modo di fare business investendo sulla leva della comunicazione capace di intercettare un cambiamento delle abitudini sia dei clienti consumers che business. Non percepire il cambiamento, non investire o farlo male in comunicazione, potrebbe segnare l’inizio della fine e nessuna scelta aziendale potrà invertire la rotta. Un cambiamento che dovrà poggiarsi su due aspetti fondamentali, la consulenza aziendale capace di riscrivere i processi aziendali in ottica 4.0, il secondo la comunicazione con il mondo esterno capace di intercettare il cambiamento in atto.
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